Il “Fondo Nuove Competenze” è una misura che consente alle imprese, di qualunque settore e dimensione, di poter rimodulare (temporaneamente) l’orario di lavoro per mutate esigenze organizzative e produttive, e decidere di utilizzare una parte di esso per far svolgere ai dipendenti attività di formazione e riqualificazione. È stato istituito con il D.L. n°34/2020 per assistere l’introduzione di innovazioni organizzative, tecnologiche, di processo, di prodotto o di servizi in relazione a mutate esigenze produttive, che richiedono una qualificazione o riqualificazione dei lavoratori.
Il Decreto Milleproroghe pubblicato in G.U. il 30 dicembre 2021 ha rifinanziato il FNC anche per il 2022, prevedendo lo stanziamento di 200 milioni di euro per finanziare i progetti già presentati e che non erano stati finanziati a causa dell’esaurimento dei fondi previsti, e di altri 500 milioni per aprire nuovi bandi nei prossimi due anni.
Il Fondo è gestito da ANPAL.
Chi può accedere al Fondo Nuove Competenze e come?
Possono avanzare la domanda di accesso al FNC tutti i datori di lavoro privati in regola con il versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali.
Per avanzare la domanda è obbligatorio sottoscrivere, entro la data di scadenza prevista dall’Avviso pubblicato da ANPAL, un accordo collettivo di secondo livello con associazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale (in caso di accordo territoriale), ovvero dalle loro rappresentanze sindacali operative in azienda (in caso di accordo aziendale).
Le domande per l’accesso al contributo dovranno essere inviate all’ANPAL entro la data di scadenza tramite una procedura informatizzata per la quale è richiesto lo SPID del Legale Rappresentante.
Alla domanda da presentare all’ANPAL deve essere allegato l’accordo collettivo, che deve contenere:
- Il progetto formativo;
- L’elenco nominativo dei dipendenti da inserire in formazione;
- Il numero delle ore di formazione.
Entità del contributo
Il contributo finanziario copre il costo orario dei dipendenti in formazione ed è comprensivo sia della quota di retribuzione che di contribuzione; non sono rimborsati i ratei di mensilità aggiuntive o TFR e il premio di produzione.
Il numero massimo di ore destinate alla formazione è di 250 per ciascun lavoratore.
L’erogazione del contributo è eseguita dall’INPS con un’anticipazione del 70% all’approvazione dell’istanza e del saldo da richiedersi nei 40 giorni successivi la fine dei percorsi di formazione.
Perché rivolgersi a RTS?
I progetti formativi possono essere erogati oltre che dalla stessa impresa che presenta la domanda di finanziamento, sempre che dichiari nell’accordo collettivo la capacità formativa e quindi il possesso di specifici requisiti tecnici, fisici e professionali, anche da Enti di Formazione.
RTS può assistere l’impresa in tutte le fasi previste per l’accesso al Fondo:
- predisposizione e stipula dell’accordo collettivo (grazie alla collaborazione con un affermato studio di consulenza in materia di diritto del lavoro)
- progettazione dei corsi
- erogazione dei corsi
- rendicontazione finale.
Richiedi la nostra consulenza
Per uno studio di fattibilità gratuito, inviaci la seguente documentazione:
1) Visura Camerale aggiornata
2) Fotocopia di un documento d’identità del L. R.
3) Fotocopia del DURC in corso di validità
4) Breve descrizione dell’attività d’impresa, con il quadro dei dipendenti da inserire in formazione e l’indicazione del fabbisogno formativo.
Per ulteriori informazioni e chiarimenti, contatta:
Stefano Sesini
Tel: 320.83.19.355