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Home » News » Gli ultimi numeri di Inail su lavoro e salute: cresce la cultura della sicurezza

Gli ultimi numeri di Inail su lavoro e salute: cresce la cultura della sicurezza

18 Aprile 2019 by Chiara Malla

In 10 anni i casi di infortunio sul lavoro si sono ridotti del 36% e i casi mortali del 30%. Lo confermano gli ultimi dati di Inail presentati nel rapporto “Il mercato del lavoro 2018” dimostrando come nell’ultimo decennio sia cresciuta la cultura della sicurezza.

Il rapporto “Il mercato del lavoro 2018” elaborato da Ministero del Lavoro, Istat, Inps, Inail e Anpal ha analizzato la situazione del mercato del lavoro in Italia, evidenziandone l’elevato potenziale di sviluppo, ma anche le molte criticità. Il contributo di Inail, in particolare ha riguardato gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali di cui ha fatto un bilancio dell’ultimo quinquennio.
Di seguito qualche dato utile.

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• Nel 2017 gli infortuni sul lavoro accaduti e denunciati all’Inail sono stati 561 mila, in media1.536 al giorno, in sostanziale stabilità rispetto al 2016 (210 denunce in meno). Gli infortuni riconosciuti sul lavoro sono più di 379 mila, di cui quasi il 22% “fuori dell’azienda”.

• Rispetto al 2008, la diminuzione delle denunce è stata del 35,7%, con 300 mila casi in meno. Dai primi anni 2000, quando erano oltre 1 milione, le denunce di infortunio si sono quindi ridotte di quasi la metà.

• Le denunce con esito mortale sono state 1.135, poco più di 3 al giorno, confermando il dato del 2016; la riduzione rispetto al 2008 è stata del 29,7% (479 in meno rispetto alle 1.614 di dieci anni fa).

• I primi dati provvisori per il 2018 registrano rispetto all’anno precedente un aumento delle denunce in complesso (+0,9%) e, più significativamente, dei casi mortali (+10,1%, pari a 104 denunce in più).

• Nel 2018 i decessi hanno risentito di un più elevato numero di incidenti “plurimi”. Tra quelli più tragici si ricordano, in particolare, il crollo del ponte Morandi a Genova, con 15 denunce di casi mortali, e i due incidenti stradali a Lesina e Foggia in cui hanno perso la vita 16 braccianti.

• Nel 2017 sono state 58 mila le denunce di malattia professionale. Dopo oltre un decennio di crescita, per la prima volta si assiste a una battuta d’arresto: i casi diminuiscono del 3,7% rispetto al 2016. Tuttavia, i primi dati provvisori del 2018 indicano una ripresa del fenomeno (+2,5% rispetto all’anno precedente).

• In particolare, rispetto al 2008 le denunce per malattie professionali crescono in misura sostanziale (+89,7%), passando da poco più di 30 mila a 58 mila, soprattutto a seguito di interventi normativi e campagne di sensibilizzazione e informative che ne hanno favorito il riconoscimento.

• Le malattie riconosciute positivamente sono poco meno di 25 mila l’anno e in oltre il 60% dei casi interessano il sistema osteomuscolare (soprattutto tendiniti e dorsopatie), il 15% il sistema nervoso (sindromi del tunnel carpale), il 5% i tumori, con differenze significative per genere.

• A dato consolidato, ogni anno, a prescindere dalla data di denuncia, sono poco meno di 1.900 i lavoratori deceduti con riconoscimento di malattia da lavoro, con un’età media alla morte avanzata (77 anni).


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