Il lavoro subordinato rientra nella vasta area normativa del lavoro in generale cui è dedicato il Libro V del Codice Civile. Sul tema “Lavoro”, il legislatore ha ritenuto opportuno includere diversi aspetti e fattispecie: dalle attività professionali al lavoro subordinato, dalle società alla concorrenza. Quando si tratta della gestione del personale in azienda, solitamente si fa riferimento al disposto del Titolo IV del V libro del Codice Civile, ossia quello relativo al lavoro subordinato, benché spesso la distinzione tra lavoro subordinato e lavoro autonomo non sia così semplice, a causa delle diverse casistiche, che si collocano al confine tra le due figure. È necessario quindi cercare di fare chiarezza, poiché gli effetti normativi che si producono sono molto diversi a seconda che l’attività sia prestata in forma autonoma o subordinata.
La profonda trasformazione che sta vivendo il mondo del lavoro, la scomparsa di alcune professioni “tradizionali” e la nascita di nuove figure e mansioni, l’utilizzo di prestazioni lavorative “atipiche” da parte delle aziende e la creazione di rapporti di lavoro a tempo determinato, parziale o intermittente, aumentano la complessità nella gestione del personale.
Se fino a qualche anno fa, la stragrande maggioranza dei dipendenti erano assunti a tempo indeterminato, salvo alcune eccezioni, oggi i responsabili delle risorse umane devono essere in grado di conoscere nel dettaglio i diversi possibili contratti, in modo da porsi, all’interno dell’Azienda, quali partner capaci di proporre la soluzione più vantaggiosa sia per il neo-assunto, che per il datore di lavoro.
Ecco quindi che serve una formazione specifica, che permetta di visualizzare le diverse tipologie di contratto di lavoro, che per ognuna dia una chiara indicazione di costi e benefici, che aiuti ad entrare nel merito delle certificazioni dei contratti, delle retribuzioni e dei contributi sociali, fiscali ed assicurativi ad esse correlati.