• Passa alla navigazione primaria
  • Passa al contenuto principale
  • Passa al piè di pagina
  • Skip to footer navigation
  • Facebook
  • LinkedIn
  • Twitter
  • 800 010 333
  • info@rts-srl.it
  • Area Riservata  
Gruppo RTS srl

Gruppo RTS srl

Real Training Solutions

  • Home
  • Chi siamo
    • Il Gruppo RTS
    • Le società e i partner
    • Il nostro Team
    • I nostri valori
    • Il Codice etico
    • Le certificazioni
    • I referenti territoriali
  • Formazione
    • Apprendistato
    • Formazienda
    • Fondo Fonarcom
    • Fondimpresa
    • Fondolavoro
    • Fondo Nuove Competenze
  • Consulenza
    • EBITEN
    • RTS Academy
  • Opportunità
    • Le opportunità per le Aziende
    • Le opportunità per i Consulenti del Lavoro
    • Le opportunità per gli Imprenditori e i Manager
  • Corsi di formazione
    • Area Sicurezza & Qualità
    • Area Linguistica
    • Area Informatica & Tecnica
    • Area Marketing & Vendite
    • Area Amministrazione & Legale
    • Area Vendite
    • Area Comunicazione e Marketing Digitale
    • Formazione a distanza
  • News
  • Contatti
  • Dove Siamo
Home » News » CORSI | Inglese: tutti lo chiedono ma nessuno lo parla

CORSI | Inglese: tutti lo chiedono ma nessuno lo parla

22 Aprile 2022 by Laura Reggiani

La lingua inglese dà una marcia in più nel mondo del lavoro, sviluppa l’intelligenza, valorizza la creatività. Secondo gli esperti, i benefici del bilinguismo sono evidenti, soprattutto se coltivato durante l’età scolastica. Ma è l’inglese la lingua del futuro? Il 96% delle aziende italiane ne è certo: la sua conoscenza è un requisito fondamentale per fare carriera.

Corsi inglese

Il 23 aprile è la Giornata Internazionale della lingua Inglese, una ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite per celebrare il multilinguismo e la diversità culturale. La data ricorre lo stesso giorno della nascita e della morte, rispettivamente il 23 aprile 1564 ed il 23 aprile 1616, di William Shakespeare: sostenitore dell’inclusività linguistica e del valore del multiculturalismo, lo scrittore non poteva che essere scelto “per promuovere la tolleranza, la comunicazione armoniosa e la partecipazione attiva e garantire il rispetto della storia e della cultura dei popoli”, come dichiarato dal Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres.

L’inglese è la lingua più insegnata

In quasi tutti i paesi europei l’inglese, infatti, è la lingua straniera più insegnata durante l’istruzione primaria e secondaria. Indispensabile strumento di comunicazione globale e di comprensione di differenti culture, inoltre, l’inglese è la seconda lingua più parlata nel mondo, con oltre 942 milioni di persone che la utilizzano quotidianamente. Ad oggi, rappresenta la conditio sine qua non per ambire al successo professionale in qualsiasi settore: essere bilingue, secondo CNN, è una tra le skill più richieste dalle aziende. Una teoria avallata anche da una recente indagine dell’ente Cambridge Assessment English secondo cui ben il 96% delle aziende italiane considera la conoscenza dell’inglese un requisito fondamentale per il proprio business. Ma non è tutto: il 64% ritiene che un dipendente con un ottimo livello di inglese possa far avanzare più velocemente la propria carriera. Ed ecco che sono sempre di più, infatti, i genitori che optano per un’educazione bilingue per i propri figli. Basti pensare che, stando ai dati Eurostat, se nel 1980 la percentuale mondiale di popolazione bilingue era pari al 9,6%, nel 2021 è più che quadruplicata toccando quota 43%. I vantaggi non finiscono qui. Stando ad alcuni studi condotti dalla Anglia Ruskin University, la Faculty of Health dell’Università di York e la Georgetown University Medical Center, i benefici di grow up cognitivo di un’educazione bilingue in età infantile sono evidenti: stimola e migliora l’attività cerebrale, affina le capacità di adattamento e problem solving, facilita l’apprendimento di altre lingue straniere, favorisce le abilità mnemoniche e sinaptiche, stimola l’intelligenza empatica e creativa.

Il ritardo dell’Italia

L’Italia, però, è ancora indietro rispetto agli altri paesi europei: secondo una classifica riportata da Osservatorio Cultura Lavoro, il Belpaese è solo al 30° posto su 34 nell’apprendimento della lingua inglese. C’è ancora molta strada da fare, soprattutto se si pensa che solo il 19,7% dei neodiplomati italiani lo sa parlare, come riportato recentemente da TrueNumbers.  Il bilinguismo, oltre alla capacità naturale di passare da una lingua ad un’altra, implica flessibilità mentale, velocità di ragionamento e apertura verso l’ignoto, la diversità, propensione all’esplorazione e alla conoscenza. Rappresenta la strada del domani: un futuro di competenza e condivisione all’insegna della valorizzazione dei patrimoni linguistici e culturali”.

Un futuro che parla chiaro: secondo alcuni studi Eurydice, Eurostat e le indagini internazionali PISA e TALIS dell’OCSE, a partire dal 2004, a livello UE, l’83,8% di tutti gli alunni dell’istruzione primaria hanno studiato l’inglese come prima lingua straniera. Solo nel 2019, sempre secondo Eurostat, il 59% ha scelto di studiare due lingue straniere. L’apprendimento della lingua inglese rimane una delle priorità della Commissione Europea, come evidenziato all’interno del documento “Rafforzare l’identità europea grazie all’istruzione e alla cultura”: “Una prospettiva per il 2025 dovrebbe essere un’Europa in cui imparare, studiare e fare ricerca non siano limitati da confini. Un continente in cui sia divenuto la norma trascorrere un periodo in un altro Stato membro, per studiare, formarsi o lavorare, e parlare altre due lingue oltre alla propria lingua madre. Un continente in cui le persone abbiano un forte senso della propria identità di europei, del patrimonio culturale dell’Europa e della sua diversità”.

L’inglese è la lingua del futuro

L’inglese sarà quindi la lingua del futuro? Secondo le previsioni del British Council, nel 2025 il volume di comunicazioni in inglese crescerà, ma diminuiranno le persone che la studieranno (oltre 3 milioni in meno rispetto al 2015). Una tendenza che in Italia è già riscontrabile: le persone adulte che studiano inglese saranno, nel 2025, 2,6 milioni in meno rispetto a quelle che lo studiavano nel 2015. Un evidente risultato della sempre maggiore volontà di apprendere la lingua inglese già dalla prima infanzia.

Footer

Gruppo RTS

Dal 2009 sviluppiamo le competenze aziendali supportando le imprese e favorendone la crescita e la competitività

Scopri di più

Contatti

Gruppo RTS
Piazza M. Ruini 29/A – 43126 Parma (PR)
Numero Verde: 800 010 333
Email: info@rts-srl.it

  • Facebook
  • LinkedIn
  • Twitter

Copyright © 2025 · RTS S.r.l. Partita IVA 02548470349

  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
  • Contatti
Informativa cookie
Noi e terze parti selezionate utilizziamo cookie per finalità tecniche e, con il tuo consenso, anche per “miglioramento dell'esperienza”, “misurazione” e “targeting e pubblicità” come specificato nella cookie policy. Il rifiuto del consenso può rendere non disponibili le relative funzioni. Puoi liberamente prestare, rifiutare o revocare il tuo consenso, in qualsiasi momento. Vai su “Personalizza” per gestire le tue impostazioni. Cliccando "Accetta" acconsenti alla memorizzazione dei cookie sul tuo dispositivo. Cliccando su "Rifiuta" accetti la memorizzazione dei soli cookie necessari.
RifiutaPersonalizzaAccetta tutti
Rivedi consenso

Privacy Overview

This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessari
Sempre abilitato
Cookie tecnici che sono assolutamente essenziali perché il sito funzioni correttamente. Questi cookie non registrano nessun dato sensibile dei navigatori, né servono per profilare in alcun modo l’utente.
Facoltativi
Fanno parte di questa categoria i cookie per l’archiviazione di informazioni che supportano le funzionalità avanzate del sito web, per l’archiviazione di informazioni relative alla personalizzazione, per l’archiviazione di informazioni relative alla sicurezza, per l’analisi dei dati e la pubblicità.
ACCETTA E SALVA