L’investimento nella formazione dei manager delle imprese conferma gli effetti positivi sulla produttività aziendale, ed è il migliore antidoto allo “skill mismatch”. Lo rivela una survey condotta da Fondirigenti in collaborazione con Data Hubs, sulle competenze e le prospettive della formazione continua in Italia.
Nella cornice dell’Anno europeo delle competenze, il convegno organizzato da Fondirigenti ha presentato i risultati e le prospettive del fondo dedicato al finanziamento della formazione dei dirigenti. L’investimento formativo conferma gli effetti positivi sulla produttività aziendale, ed è il migliore antidoto allo skill mismatch.
Il ruolo della formazione manageriale
Nel corso dell’incontro, sono stati presentati in anteprima i risultati di una ricerca sulla correlazione tra investimenti in formazione manageriale e produttività delle imprese, e di una indagine sulle aspettative, le esigenze e le criticità legate alle competenze e alla formazione continua nel nostro Paese. Dallo studio, effettuato con l’Università di Trento su diecimila imprese che hanno fruito dei finanziamenti del Fondo nel corso di un decennio, emerge un impatto positivo sulla produttività, con incrementi dello 0,04% nella produttività totale e dell’0,14% nella produttività del lavoro. L’impatto varia a seconda della maturità aziendale, della localizzazione e del settore. Le imprese più mature e quelle nel centro-nord ne beneficiano maggiormente, così come le imprese manifatturiere rispetto a quelle dei servizi.
La centralità della formazione in nuove tecnologie
La Survey condotta da Fondirigenti in collaborazione con Data Hubs, sulle competenze e le prospettive della formazione continua in Italia, vista da un campione di 500 imprenditori e 500 manager e 500 cittadini, ha mostrato la centralità delle competenze legate alla tecnologia, all’informatica e all’intelligenza artificiale. Sono ampie le preoccupazioni sull’effettiva disponibilità di tali competenze. Il 40% dei rispondenti teme, infatti, la perdita di posti di lavoro a causa del cambiamento tecnologico. È elevato, tuttavia, anche il consenso sul ruolo fondamentale che può svolgere la formazione continua nella riduzione di tali divari, a condizione che sia mirata agli effettivi fabbisogni di imprese e lavoratori. Chi ha frequentato corsi di formazione ne sottolinea l’impatto positivo e nel 70% dei casi è disposto ad investire risorse proprie per la crescita delle proprie competenze.
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