Quali sono le regioni dove si fa più formazione in Italia: il podio va sicuramente al Nord-Est. Le imprese che hanno realizzato più attività formative sono situate in prevalenza in Veneto con il 28,4%, pari merito con il Friuli Venezia Giulia con il 28,4%, seguito dal Trentino Alto Adige con il 27,2%.
In Italia, la propensione a realizzare interventi formativi cresce all’aumentare della dimensione aziendale: le piccole e medie imprese spesso non hanno infatti la capacità di offrire opportunità di formazione ai propri dipendenti e si stima che l’11% degli adulti che lavorano in imprese con 10-49 dipendenti partecipano ad attività di istruzione e formazione non formale legate al lavoro; percentuale che sale al 13% tra quelle delle imprese con 50-249 addetti e al 15% per quelle con più di 249 addetti. Tra le aziende che fanno più formazione spiccano le imprese attive nei settori delle public utilities (energia elettrica, gas, acqua, ambiente) con il 64,2%, seguite dalle costruzioni (57,4%), dai servizi per le imprese (55,7%), servizi alle persone (54,1%) e dall’industria manifatturiera (52,6%). In aumento anche le “imprese formative” nell’ambito del turismo (39,1%).
Le imprese che hanno realizzato più attività formative sono situate in prevalenza in Veneto con il 28,4%, pari merito con il Friuli Venezia Giulia con il 28,4%, seguito dal Trentino Alto Adige con il 27,2%. A seguire Valle D’Aosta (26,3%), Umbria (25,5%), Lombardia (25,3%), Emilia Romagna (25,2%), Piemonte (24,6%), Sardegna (23,0%), Liguria (22,4%). Qual è la ragione principale per cui non si fa formazione? Nel 72,3% dei casi, la motivazione che viene attribuita è “il personale non necessità di ulteriore formazione”.