Come riprogettare la sicurezza sul luogo di lavoro durante la pandemia? Come garantire la salute dei lavoratori nel rispetto delle regole? Quanto conta una formazione “ad hoc” per modificare gli assetti organizzativi?
A queste e altre domande hanno cercato di dare risposta due protagonisti della formazione come Formasicuro – Organismo Paritetico Nazionale – e FondItalia – Fondo Interprofessionale per la formazione continua -, che in collaborazione con UGL e Federterziario, hanno organizzato il webinar “Progettare la sicurezza nei luoghi di lavoro durante una pandemia, dalla teoria alla pratica” per analizzare, a più di un anno dallo scoppio della pandemia, come si stanno muovendo le aziende italiane.
In questo lento avvio verso l’uscita dal momento più critico dell’emergenza il lavoro è un punto nodale da affrontare con misure adeguate; se da un lato si devono programmare interventi economici per sostenere le attività costrette alle chiusure, dall’altro, il lavoro deve essere ripensato e riorganizzato, con nuovi strumenti e normative in grado di garantire salute e sicurezza in ufficio, in azienda e presso le attività commerciali.
Sicurezza post Covid: più obblighi per le imprese
Per le imprese il Covid comporta un aumento degli obblighi per la sicurezza sul lavoro, senza che quelli ordinari vengano meno. Si avverte, dunque, l’esigenza di programmare percorsi formativi ad hoc per ampliare le competenze dei dipendenti.
“FondItalia ha sempre promosso e sostenuto – ha dichiarato Egidio Sangue, Vicepresidente e Direttore FondItalia – nell’ambito della sua mission, il finanziamento di attività formative in tema di Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro.”
Sono, infatti, 591 i Progetti finanziati da FondItalia in tema di Salute e Sicurezza, che hanno interessato il 49% delle imprese e il 51% dei lavoratori coinvolti in attività di formazione. E’ un argomento che ricorre spesso nelle richieste di formazione, con una percentuale pari al 37% tra le tematiche consentite.
“Il Fondo non si è limitato però a finanziare la sicurezza come mero adempimento ma ha inteso garantire, alle imprese aderenti e ai propri dipendenti – ha aggiunto Sangue – una formazione conforme e qualificata. Da alcuni anni, FondItalia si avvale, infatti, del supporto di FormaSicuro per la valutazione preliminare dei progetti su SSL presentati al Fondo, al fine di assicurare che gli stessi, oltre a garantire la piena conformità alle prescrizioni normative, rispondano alle reali esigenze delle imprese. Gli organismi operano da sempre in una logica di collaborazione e convergenza di obiettivi.”
Dei 591 progetti presentati al Fondo, il 53% è stato oggetto di richiesta di chiarimenti in merito alla suddetta adeguatezza ed un altrettanto importante 31% di raccomandazioni post approvazione.
“La sinergia tra gli Enti, oltre a costituire un osservatorio interessante circa la quantità e la qualità dei progetti sul tema realizzati nelle imprese aderenti – ha concluso il Vicepresidente e Direttore FondItalia – può rappresentare anche un importante strumento per promuovere, in un momento di così grande crisi, che ha messo in luce tutte le fragilità del Paese a partire da quelle strutturali, non solo salute e sicurezza, ma anche nuovi modelli organizzativi, più consoni alle attuali modalità di lavoro”.
Lo scenario tracciato mette in luce la necessità di una riprogettazione degli ambienti lavorativi, un nuovo dimensionamento degli spazi, dei percorsi e del layout interni al luogo di lavoro oltre alla necessità di rivedere l’organizzazione del lavoro introducendo figure professionali appositamente formate, turnazioni e procedure di verifica e controllo per ridurre gli assembramenti e sfalsare i flussi in entrata e in uscita.