Il ministro Andrea Orlando ha fatto il bilancio di come l’Italia sta fronteggiando la tragedia delle cosiddette morti bianche (oltre 700 dall’inizio dell’anno) e illustrato i principi del Durc in ambito edilizio per contrastare il lavoro nero, una delle principali cause di incidenti.
«Prevenzione, vigilanza, formazione e un “curriculum” che attesti l’osservanza o meno delle leggi da parte delle aziende: essere virtuosi salva vite e giova all’economia». In un’intervista che Famiglia Cristiana ha pubblicato nel numero in edicola la scorsa settimana, a corredo di un’inchiesta che racconta le tragiche storie di chi è deceduto sul posto di lavoro e che, con il generale dei Carabinieri Gerardo Iorio sintetizza l’opera di controllo sempre più capillare, il ministro Andrea Orlando fa il bilancio di come l’Italia sta fronteggiando la tragedia delle cosiddette morti bianche (oltre 700 dall’inizio dell’anno).
«Stiamo coordinando in modo più stabile e funzionale i soggetti che sono preposti agli accertamenti, stiamo sollecitando le Regioni a coprire i vuoti che si sono determinati nelle Asl che, lo ricordiamo, hanno una percentuale molto alta di competenze nel controllo sulla prevenzione, e poi abbiamo attivato un percorso di potenziamento dell’Ispettorato nazionale del lavoro con la nomina di un nuovo direttore e l’avvio di concorsi che porteranno entro il prossimo anno all’assunzione di oltre 2 mila persone».
La sicurezza sul lavoro e la normativa
Non è tutto. «C’è un secondo fronte che riguarda il tema della normativa. Abbiamo introdotto il principio della “congruità” come condizione al rilascio del Durc (Documento unico di regolarità contributive) nell’ambito dell’edilizia. Ci sono delle tabelle sulla base delle quali si sa quanti dipendenti servono per realizzare una certa opera. Interventi per garantire il rispetto delle regole nei cantieri e per contrastare il lavoro nero, una delle principali cause di incidenti. Questi criteri entreranno in vigore a ottobre, ma fanno parte di un decreto già emanato. Non escludiamo che possa essere esteso anche in altri settori, come per esempio i servizi, dove c’è un rapporto molto stretto tra congruità dell’organico e sicurezza.
La sicurezza e le malattie professionali
Inoltre abbiamo ripreso la questione delle malattie professionali riattivando un tavolo sulla questione della normativa sull’amianto. Si tratta di un mostro silenzioso che continua a uccidere, anche se non se ne parla. Ancora, c’è stato un potenziamento del numero dei controlli che sono andati avanti anche nel periodo estivo, sia da parte dell’Ispettorato che del Nucleo dei Carabinieri tutela del lavoro, che hanno svolto indagini in molti settori, con un focus particolare sulla logistica. Settore questo sottoposto a forme di dumping, con la presenza di false cooperative e Srls (Società a responsabilità limitata semplificata), con fenomeni di lavoro nero e sfruttamento. Sono tutti filoni che stiamo consolidando con fattori repressivi, ma anche con meccanismi incentivanti per chi fa di più di ciò che è strettamente previsto dalla legge e si dota di strumentazioni avanzate per garantire la sicurezza».