L’Inail ha pubblicato una guida che fornisce indicazioni e consigli pratici per riconoscere ed evitare comportamenti scorretti negli ambienti professionali e tra le mura domestiche, durante le attività svolte in smart working. Il documento è stato curato dal Comitato unico di garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni.
La pubblicazione riporta le definizioni di molestia, violenza, discriminazione diretta e indiretta e le normative internazionali e nazionali in vigore, per poi fornire indicazioni su come riconoscere i diversi tipi di molestia, come affrontarli e quali strumenti adottare per prevenirli.
La prima indagine nazionale sul tema specifico della violenza e molestia di tipo sessuale è stata pubblicata dall’Istat nel 2018. Ecco i numeri: 8.816.000 sono le donne dai 14 ai 65 anni che nel corso della loro vita hanno subito una qualche forma di molestia sessuale e 3.874.000 gli uomini. In ambito lavorativo, 1.404.000 donne tra 15 e 65 anni hanno dichiarato di aver subito molestie fisiche da parte di un collega o di un datore di lavoro, o ricatti sessuali sul posto di lavoro.
“La pandemia da Covid-19, che ha imposto a molti lavoratori, tra cui circa il 90% dei dipendenti delle amministrazioni centrali, e oltre il 70% delle Regioni, di lavorare da casa, ha incrementato il rischio della violenza di genere tra le mura domestiche, che si somma a quello sul luogo di lavoro, non annullato dal lockdown, durante il quale può essere aumentato il rischio della molestia psicologica”, si legge nell’introduzione alla guida.
Il testo completo è disponibile qui